Lettura del giorno
- la fonte spirituale
- 28 apr 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 30 apr 2021

Tutti abbiamo notizia dell'interesse che Carl Gustav Jung nutriva per i tarocchi, il 1° marzo del 1933, Jung parlò dei tarocchi come introduzione di un discorso sull'immaginazione attiva e spiegò al pubblico, che l'ermafrodito appariva anche nelle carte da gioco spiegando che, queste carte da gioco venivano usate dagli zingari e che le usavano sin dal 15° secolo, sapeva che erano originarie della Spagna e conosceva la simbologia, intesa come individuazione psicologica dicendo: sono carte con cui si gioca, come l'incoscio gioca con i suoi contenuti, sono divisi in quattro semi: fiori, picche, quadri, cuori e si combinano tra di loro e il loro gioco sono gli sviluppi dell'umanità, abbiamo il re, la regina, il cavaliere ecc. che nelle loro differenze sono gli Archetipi che si mescolano tra di loro, hanno una somiglianza o corrispondenza dell'incoscio collettivo.
Sempre durante questo convegno, parlando dell'ermafrodita lo associò alla figura del diavolo del tarocco, l'unione degli opposti appare alla mentalità Cristiana come: diabolico, qualcosa di malvagio, che appartiene alla magia nera.
Jung, trovò analogie anche con i Ching, metodo divinatorio Cinese, che permette una lettura della condizione presente, l'uomo ha sempre sentito la necessità di trovare una porta di accesso attraverso l'inconscio- collettivo.
Nessun altro come Carl Gustav Jung è riuscito a diffondere l'interesse per il simbolismo sacro, e sicuramente egli attinse la sua conoscenza sull'argomento attraverso gli esoteristi dell'epoca.
Jung era spinto dalla curiosità del sapere e si spinse ben oltre i limiti delle conoscenze scientifiche di quel tempo.
Carl Gustav Jung comprese il flusso della vita senza pregiudizi.
La Fonte Spirituale
Comments