
La figura simbolica e mitologica associata al segno del Cancro è senza dubbio la Dea Madre, le cui origini e contorni si perdono nel Neolitico, nella rappresentazioni più arcaiche è raffigurata come una donna dal grande ventre e dai grandi seni, poi come una Madre che nutre uno o più bambini. In particolare possiamo riconoscere che nel culto cristiano della Madonna rivive in modo concreto il culto pagano di Iside, che fu per due secoli la "Santa Madre" del mondo antico. L'accostamento della Luna e delle sue fasi alle tre Parche - le Moire greche e le Norne nordiche - le divinità del Fato, figlie di Zeus e di Temis (la Giustizia): Cloto, che inizia a tessere il filo di ogni vita (Luna crescente), Àtropo che avvolge questo filo nella rocca, decidendone il destino e la durata (Luna piena), e Làchesi che inesorabile taglia il filo quando è il momento (Luna calante).
Le tre Parche, Bernardo Strozzi (1644 ca.), The Fates, B. Torvaldsen, (1864) Un altro mito collegato al Cancro è quello di Edipo: nella tragedia di Sofocle il legame tra madre e figlio rivela il suo aspetto più inevitabile, inesorabile e drammatico, e rappresenta proprio l’inconscio eterno ritorno alla madre, al grembo materno. Non meno cruento il rapporto tra Teti e Achille: quando Achille diventa un guerriero giovane e forte, Teti fa di tutto per impedire che venga coinvolto in guerre o in imprese pericolose: lo traveste da donna e lo nasconde tra le figlie del re Licomede per impedirne (inutilmente) la partenza per la guerra di Troia, ed in seguito lo assiste continuamente sul campo di battaglia. Teti rappresenta la madre premurosa e iperprotettiva che il Cancro talvolta incarna, sia per i figli biologici che ha, sia per le persone a cui vuole bene (e che tratta come figli).
La Fonte Spirituale
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